La Gran Bretagna in musica

martedì 04 Aprile 2023
TRNSMT Festival DF Concerts & Events, Glasgow

Perché udir musica in malinconia, tu che sei musica? Shakespeare diceva così nel suo famoso sonetto VIII [Music to hear, why hear’st thou music sadly?] e di musica vogliamo proprio parlarti perché la Gran Bretagna è, per davvero, un luogo dove la musica nasce, cresce, prospera, si trasforma. Le nostre città sono state la culla di molti gruppi musicali di molti artisti. Visitarle, nel nome della musica non solo è consigliabile… è proprio da fare. Attraverso la storia di gruppi come i Beatles, i Joy Division, i Franz Ferdinand o artisti come Bowie, Adele o Sam Fender si può conoscere una parte fondamentale dell’anima della Gran Bretagna. Con sempre più voli diretti low cost dall’Italia, raggiungere e scoprire la Gran Bretagna della musica non è mai stato così facile.

Liverpool

Liverpool è, quest’anno, ancora più sulla bocca di tutti perché ospiterà la finale dell’Eurovision Song Contest e si riempirà ancora più di musica. Se c’è davvero una costante a Liverpool, è che spesso le sue strade, le sue location, i pub e anche i musei si riempiono di musica. La città si può visitare come se fosse una grande playlist da amare fin dal primo pezzo.

Puoi iniziare dall’Albert Dock, dove puoi visitare il Maritime Museum oppure la Tate Liverpool, la sede locale della grande galleria d’arte contemporanea presente anche a Londra. La canzone da ascoltare è assolutamente Ferry Across the Mersey, di Gerry and The Peacemakers, gruppo celebre che ha anche donato al Liverpool F.C. il suo famoso inno You’ll never walk alone. Da lì, il passo per arrivare a scattare un selfie con la statua dei Beatles è davvero breve. A te la scelta della canzone da ascoltare. Noi suggeriamo She loves you, proprio dei Fab Four. A pochi passi dalla statua c’è il Liverpool Museum, con molti cimeli dei Beatles. Camminando verso il centro, non ti sarà difficile individuare Matthew Street, famosa via in cui si trova il Cavern Club. Lì troverai la statua di John Lennon ad accoglierti. Al Cavern Club c’è musica fin dalle prime ore del pomeriggio: entra e lasciati conquistare. Nei dintorni di Matthew Street troverai anche un’altra celebre protagonista di una canzone: Eleanor Rigby. Proprio sul fondo di questa via di Liverpool c’è la sua statua: fermati e ascolta l’omonima canzone dei Beatles.

Liverpool non ha solo cullato Paul, John, Ringo e George ma anche visto la nascita e la crescita di altri gruppi interessanti. Sei un’amante della musica Anni ’80? Bene: abbiamo un consiglio per te. Visita il Baltic Triangle, una zona di grande fermento non distante dall’Albert Dock. Qui troverai cibo di ogni genere e anche molte proposte musicali. I pezzi da ascoltare scoprendo questo pezzo di Liverpool sono sicuramente quelli dei Frankie goes to Hollywood oppure qualcosa dal ritmo irresistibile creato dai Dead or Alive. Un aperitivo nel Baltic Triangle potrà anche essere accompagnato da suoni elettronici mentre i tramonti estivi si lasciano avvolgere da jam session acustiche che non mancano mai.

Londra

Non si può partire per un viaggio in Gran Bretagna dedicato alla musica senza passare da Londra. La capitale è stata la casa per molti gruppi e artisti e lo è ancora oggi. Molti ricordano i tempi della Swinging London come l’apice della presenza della musica nella capitale britannica ma il nostro terreno non ha mai smesso di germogliare e generare qualcosa di nuovo. Londra è stata la patria dello sbocciare del punk rock e non smette di essere irriverente, grintosa e sempre pronta a generare nuovi stili. Quali sono i quartieri a cui puntare per mettere un pizzico di note musicali nella tua esplorazione di Londra? Andiamo per generi, artisti e stili musicali.

Visto che abbiamo citato il punk rock, partiamo da lì: la recente scomparsa della stilista Vivienne Westwood e la serie tv Pistol, di Danny Boyle (Disney+), hanno ripuntato i riflettori sulla storia del punk e sul ruolo chiave di una città come Londra. Quartieri come Brixton o Primrose Hill sono da sempre stati legati allo sviluppo di questa che potremmo definire più una filosofia di vita e musicale che una moda destinata a passare. Vivienne Westwood e suo marito Michael McLaren crearono il punk dalla loro irriverente boutique di King’s Road, sconvolgendo il mondo più ovattato e tradizionale di Chelsea. Parlando di un possibile itinerario musicale di Londra, puoi partire proprio dalla stazione di Brixton. Dagli Anni ’60, questo luogo fu il centro dell’immigrazione giamaicana a Londra. La presenza di molte persone dalla Giamaica portò con sé un bastimento carico di sapori, profumi e gusti diversi, nonché riversò in città il ritmo del reggae e una musicalità completamente diversa da quella che si ascoltava in giro per la Gran Bretagna in quegli anni. Il “ritmo in levare” conquistò molti, da questo momento storico fino ad arrivare ai giorni nostri. Il mercato di Brixton divenne luogo per jam session improvvisate da lì prese vita il progetto musicale dei Clash di Joe Strummer, Mick Jones e soci. Il mercato di Brixton (Il Brixton Village) è oggi un luogo che è rimasto espressione di una comunità variopinta, eterogenea come solo le comunità londinesi sanno essere e dove la musica è sempre presente.

Da Brixton passiamo a un altro quartiere londinese considerato da sempre alternativo e sempre molto visitato: Camden Town. Questo pezzo di Londra è sempre stato legato alla musica di ogni genere. Furono gli immigrati irlandesi giunti a Londra all’inizio del ‘900 a portare la musica folk nei pub e in quelle che, al tempo, erano le dance hall in cui imperversavano i nuovi ritmi negli Anni ’30. Tra gli Anni ’60 e gli Anni ’70, le strade di Camden erano casa per molti artisti del calibro dei Pink Floyd o David Bowie e non mancavano di accogliere musica dagli Stati Uniti con i concerti di celebrità come Patti Smith o, ancora prima, Jimi Hendrix. Gli Anni ’90 videro ritornare Camden Town al ruolo di grande palcoscenico di lancio di molti gruppi che segnarono il cosiddetto Brit Pop: gli Oasis c e i Pulp riempivano di musica i locali una sera sì e l’altra anche. Non possiamo non citare Amy Winehouse: la sua presenza a Camden è eterna, grazie anche alla statua a lei dedicata. Come per Brixton, anche per Camden Town l’elettricità legata al mondo della musica gravita attorno alla zona del mercato, luogo denso di creatività, incontro, sperimentazione e pronto a dare sempre vita a qualcosa di grandioso.

Manchester

Non ci può essere viaggio musicale in Gran Bretagna che non porti nel nord dell’Inghilterra, vero ed eterno grembo in cui ha preso e prende vita molta della migliore musica britannica. Se il nord dell’Inghilterra ha questo importante ruolo, Manchester è sicuramente madre di molta musica made in Britain. La città “always buzzing” è sempre in fermo anche dal punto di vista musicale. Qui hanno visto la luce gruppi dal fascino eterno come i Joy Division, gli Smiths e gli Oasis ma hanno anche preso vita progetti musicali contemporanei e molto attuali come i The 1975 o gli Elbow. I music tour disponibili a Manchester sono molti e vanno incontro a tutti i gusti musicali.

Un itinerario di scoperta di Manchester in nome della musica non può che partire dal Northern Quarter della città. A nord dei Piccadilly Gardens si trova una zona in cui creatività, arte e musica prendono vita ogni secondo della giornata. In Oldham Street si trovano dei negozi di vinili e memorabilia musicale che farebbero illuminare la vista di ogni music lover di questo mondo. Un centro nevralgico imperdibile per l’acquisto di vinili da collezione d’annata è un negozio di vinili all’ultimo piano di Afflecks, il grande magazzino che raccoglie molte attività indipendenti nate nel cuore di Manchester.

Ci sono due tappe imperdibili per ogni amante della musica in quel di Manchester. La prima è il Salford Lads Club, che si trova a poca distanza dalla zona dei canali di Castlefields (15 minuti a piedi circa o 5£ di taxi). Qui gli Smiths di Morrisey, Johnny Marr e soci hanno scattato una delle foto più famose di sempre. Un’altra foto famosa ci tiene nel sud di Manchester e ci porta dritti sull’Eppig Walk Bridge, altra location di un celebre art work legato alla storia della musica e, ovviamente, dei Joy Division. Un itinerario musicale a Manchester potrebbe non avere mai fine e un altro luogo da vedere – o al quale rendere omaggio – è il posto in cui si trovava The Haçienda, il celebre locale che ha visto passare praticamente tutti, dagli Anni ’80 fino alla fine degli Anni ’90. Il locale, purtroppo, non c’è più ma, al 15 di Whtiworth Street, si può ammirare la placca blu che ricorda la presenza di questo tempio della musica.

Glasgow

Città UNESCO della musica, Glasgow non è solo la città più grande di tutta la Scozia ma è, soprattutto, una vera e propria capitale per merito, se parliamo di musica. Glasgow non ha bisogno di presentazioni ma solo di essere visitata. Le ispirazioni potrebbero essere molteplici: l’arte in ogni sua forma, il genio di Mackintosh e, ovviamente, tutte le melodie nate in città. Sei più tipo da Simple Minds, Primal Scream oppure ami il sound dei Franz Ferdinand e dei The Fratellis? O forse potrebbero piacerti i suoni più soft e indie dei Belle et Sebastien o magari le atmosfere gotiche di Jesus and Mary Chain? Glasgow ha davvero qualcosa per tutti sul suo menù musicale e in città non mancano di certo le occasioni per ascoltare musica a tutte le ore del giorno e della notte. Una giornata musicale perfetta in quel di Glasgow potrebbe iniziare incontrando per strada, tra le “High Street” del centro, musicisti del calibro di Paolo Nutini oppure Lewis Capaldi: loro vivono ancora in città quando non sono in tour e potrebbe davvero capitare di trovarli a passeggiare normalmente per la loro città. La music venue per eccellenza in quel di Glasgow è uno di quei luoghi che si immaginano immensi (per ciò che hanno dato al mondo della musica) ma che in realtà sono raccolti e contenuti. Stiamo parlando della King Tut's Wah Wah Hut, locale di St.Vicent Street, il cui palco è stato solcato da praticamente ogni grande artista del mondo… anche quando non era conosciuto. La leggenda vuole che il palco della King’s Hut abbia visto nascere le carriere di gruppi come i Biffy Clyro, i Travis, The Strokes tra i molti altri.

In città sono disponibili molti music tour di ogni genere, soprattutto per scoprire zone come quella denominata Music Mile. Si tratta proprio del circondario della King’s Hut, dove si trova anche la Royal Concert Hall, probabilmente una vera e propria cattedrale musicale. La storia del legame di Glasgow con la musica, infatti, non passa solo per la storia stessa dei gruppi nati in città ma vive anche tra le pareti dei tanti luoghi votati alla musica: essere città UNESCO della musica significa, infatti, anche essere in grado di ospitare grandi concerti di ogni genere e festival di fama mondiale. Tra quelli da segnare in agenda, ricordiamo The Celtic Connections, Il Riverside Festival e TRNSMT, pronto a portare l’elettronica in città.

Bristol

Ritmi ipnotici e bassi persistenti: il trip-pop non ha mai lasciato Bristol. Questa città del sud ovest dell’Inghilterra è ancora un tempio per molti appassionati di musica elettronica e le occasioni di ascoltare qualcosa di speciale di certo non mancano. Bristol è uno di quei luoghi capaci di sorprendere per il fatto di essere sia classica e vittoriana che alternativa se sempre creativamente stimolante. In un luogo a misura d’uomo, perfettamente visitabile anche in un paio di giorni, convivono tante anime diverse.  

Scoprire Bristol, soprattutto a piedi, è molto semplice e aiuta a entrare in contatto anche con la sua anima musicale. Sicuramente, camminando tra le sue strade, incontrerai facilmente l’ingegno e la creatività. Partendo da Harbourside – il porto della città sul fiume Avon – si può rendersi conto di quanto sia costante la presenza di una super star dell’ingegneria: Isambard Kingdom Brunel. Il porto della città è stato, infatti, ripensato da lui in Epoca Vittoriana e proprio lungo i suoi moli si trova ormeggiata la SS Great Britain, vero e proprio capolavoro di un’epoca che ha visto, per davvero, l’ingegno umano dare vita a qualcosa di speciale. A fare buona compagnia a ciò che l’Epoca Vittoriana ha prodotto c’è M-Shed, un museo gratuito che occupa uno dei vari magazzini del porto. Perché visitarlo? Perché al suo interno c’è una sala dedicata proprio alla scena musicale e artistica di Bristol. Qui troverai il racconto di come la città sia diventata un vero e proprio punto di riferimento per un certo tipo di musica che non finisce di sorprendere. Non solo: custodita all’interno del M-Shed c’è un’opera che Banksy aveva creato proprio sugli argini del porto progettati a Brunel. Quale migliore trait d’union di questo per conoscere Bristol?

Completa la tua conoscenza di Bristol raggiungendo a piedi (in circa 10 minuti di passeggiata non impegnativa) il quartiere di Stokes Croft, un vero e proprio museo a cielo aperto per la street-art. Stokes Croft è un mondo dove la comunità è stata messa al centro e dove i negozi e le attività indipendenti prosperano. Qui troverai arte su ogni muro e potrai ammirare opere molto celebri come Mild Mild West di Banksy. I locali di questa parte di Bristol sono i luoghi giusti dove recarsi, fin dalle prime ore del pomeriggio, e ascoltare musica elettronica di ogni genere.

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